Sara si avvicina alla fotografia come strumento di esplorazione e racconto personale,
trovando nelle immagini un linguaggio capace di tradurre emozioni e pensieri.
Particolarmente attratta dai paesaggi e dalla ricerca visiva, predilige la montagna e gli spazi sospesi, che interpreta come metafore di un viaggio
interiore. Nei suoi lavori intreccia introspezione e osservazione del mondo esterno, come nel progetto (soul)itudini, dedicato al legame primordiale con la natura.
Dopo anni in cui la fotografia è rimasta per lei un’esperienza intima e riservata, ha scelto di aprirsi al confronto entrando a far parte del Circolo Fotografico FBN.
Questa decisione le ha permesso di affrontare la propria timidezza, trasformando lo scambio con gli altri in un’occasione preziosa di crescita, arricchimento e nuove prospettive creative.